Ottimizzare tutti i consumi all’interno della propria abitazione, un’esigenza sempre più avvertita soprattutto in questa particolare fase storica, caratterizzata da aumenti incontrollati del costo dell’energia e delle materie prime. Quando si parla di costi per la casa, una delle voci di spesa principali è rappresentata dalla bolletta dell’acqua, che può diventare anche piuttosto salata soprattutto nel caso in cui la si utilizzi, ad esempio, per irrigare il prato del proprio giardino. Una soluzione in questo senso arriva dal ricorso al prato sintetico, idea ottimale tanto in ottica di efficientamento quanto dal punto di vista estetico. Con un prato sintetico è possibile risparmiare sia sui costi delle bollette che a livello di impatto ambientale, garantendo comunque un effetto scenico notevole per il proprio giardino. Vediamo quali sono le caratteristiche di un prato sintetico, come sceglierlo e perché una soluzione di questo genere si rivela essere determinante per quanto riguarda il risparmio sui consumi energetici.
I consumi d’acqua per un prato tradizionale
Un prato tradizionale è un impegno sotto tutti i punti di vista, sia in termini di lavoro e attenzioni da dedicarvi che parlando strettamente di consumi energetici: per comprendere quest’ultimo dato basta pensare che, mediamente, servono all’incirca 5 litri di acqua ogni giorno per innaffiare 1 metro quadrato di giardino. Se si va a moltiplicare questo dato su una proiezione annuale i dati diventano importanti, senza contare che i cambiamenti climatici cui stiamo andando incontro caratterizzati da forte siccità, impongono ormai di doversi prendere cura del proprio prato molti più mesi rispetto al passato. Tradotto, il fabbisogno di acqua per mantenere il proprio prato in condizioni di salute è cresciuto a dismisura, di pari passo con il costo delle bollette energetiche. Irrigare un giardino può essere, nella condizione attuale, una voce di spesa da non sottovalutare visti i costanti aumenti del prezzo dell’acqua. Ricordiamo poi che per i giardini non si può prevedere una linea privata ma ci si deve collegare a quella comunale, fattore che ha portato alla diffusione della cosiddetta ‘doppia linea’, ovvero un duplice canale da usare in alternanza per irrigare il giardino o per avere acqua in casa. Soluzione che ha spesso messo in crisi gli enti pubblici che non riescono a garantire fornitura adeguate per entrambe queste linee.
Risolvere la problematica con l’erba sintetica
Ecco perché negli ultimi tempi è aumentato il ricorso ai prati sintetici per il proprio giardino, soluzione che garantisce un grande impatto estetico, che non richiede cura costante e, soprattutto, che non necessita di irrigazione. Con un prato sintetico si va a risparmiare sui costi della bolletta dell’acqua incidendo meno anche a livello locale e, proiettando il dato in ottica macro, a livello di ecosostenibilità globale. Altro vantaggio da considerare se si sta valutando di ricorrere ad un prato sintetico, la manutenzione sostanzialmente azzerata: un prato naturale richiede, soprattutto nei mesi caldi, tagli constati e pulizia quotidiana. Con un prato sintetico tutto questo viene meno. Un prodotto di questo genere inoltre tende a durare a lungo, senza usurarsi; esistono poi sul mercato modelli adatti a chi ha un animale domestico, prati sintetici pet-friendly, realizzati con materiali particolari per i propri amici a 4 zampe. In sostanza un prato sintetico è una soluzione ideale sotto tanti punti di vista, capace di garantire vantaggi concreti per la manutenzione del proprio giardino oltre che risparmi evidenti sulla bolletta dell’acqua, in un momento in cui i costi energetici stanno salendo alle stelle.